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Vi portiamo a scoprire la Valle del Treja, scavata da un affluente del Tevere, ha creato nel corso dei millenni un paesaggio davvero suggestivo, verde e rigoglioso che da ospitalità ad una fauna ricca che comprende animali come l’istrice, la poiana e le volpi. In valle vi sono poi due autentici borghi gioiello come Calcata e Mazzano Romano, di antichissimi origine, sono stati costruiti sulla roccia e sembrano arrivare da un libro di fiabe.

Il Parco della Treja esiste dal 1982, ed è una oasi naturalistica che comprende un bosco fitto attraversato da due torrenti, una fauna molto varia, e un centro storico come Calcata che vi incanterà con i suoi vicoli in cui si respira una antica atmosfera.

Vi consigliamo i nostri agriturismi per scoprire questa zona incontaminata del Lazio, dove gustare la cucina tipica della Provincia di Viterbo e dedicarsi alla scoperta di Calcata e del bellissimo Parco della Treja.

Civita di Bagnoregio “la città che muore”

Il “paese che muore”, “la città che muore”: sono questi i più comuni soprannomi con il quale viene comunemente chiamata Civita, una frazione del Comune di Bagnoregio, nell’alto Lazio, al confine con l’Umbria, all’interno dell’incredibile Valle dei Calanchi, in provincia di Viterbo.

Civita di Bagnoregio è stato nominato uno dei Borghi più belli d’Italia e ogni anno viene visitato da migliaia di visitatori per vivere l’esperienza di passeggiare in un luogo incantato e fuori dal tempo.

In cima ad una aspra collina, minacciato da frane e dall’erosione del terreno, per il borgo bisogna attraversare un lungo ponte che vi permetterà di raggiungere la porta d’accesso al centro storico. Civita di Bagnoregio oggi conta solo 11 abitanti. Negli ultimi anni però diverse abitazioni sono state ristrutturare e d’estate ospitano artisti e turisti da tutto il mondo. Civita sta vivendo una nuova vita proprio grazie ai turisti che decidono di passare giorni (a volte settimane) in questo gioello incantato.

I bei palazzi di Civita di bagnoregio

Il paese che muore si trova al centro della Valle dei Calanchi, tra le due valli chiamate Fossato del Rio Torbido e Fossato del Rio Chiaro, che un tempo erano la via d’accesso che, dalla valle del Tevere, portavano fino al Lago di Bolsena.

La storia di Civita risale all’epoca etrusca, per poi diventare una vivace civitas in età romana. Per secoli gli abitanti di Civita hanno dovuto lottare contro l’erosione e le frane che progressivamente limitavano l’area del centro storico e realizzare sempre nuove vie d’accesso alla cittadina, come il Bucaione, il tunnel d’accesso scavato direttamente nella roccia.

Piazza centrale a Civita di bagnoregio

Dal lungo ponte che conduce al centro storico si può ammirare lo spettacolare paesaggio di questa zona dell’alto Lazio, un panorama fatto di valli e calanchi scavati da millenni di erosione dell’acqua, per poi arrivare fino alla Porta Santa Maria. In passato Civita aveva ben cinque porte di accesso che, nel corso dei secoli, sono state resi inutilizzabili dal progressivo smottamento e dall’erosione che ha colpito questo luogo.

Per accedere al centro di Civita i visitatori devono pagare un ticket di entrata di 5 euro. Questa entrata economica permette all’amministrazione comunale di compiere i lavori di restauro e stabilizzazione e mantenere visitabile il borgo.

Scorcio del paese

Appena entrati nel paese si rimane incantati dal suo aspetto senza tempo, con le strutture medievali abbracciate agli stretti vicoli che salgono sul colle. Il centro storico è di per sé un’attrazione, ma per vedere il meglio di questa località si possono visitare i palazzi nobiliari dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni costruiti dalle importanti famiglie del viterbese nel corso del Rinascimento.

Vale la pena “perdersi” a Civita, seguite le viuzze ed esplorate gli anfratti più segreti per ammirare gli scorci più suggestivi senza seguire un itinerario preciso. Uno dei punti più spettacolari del centro di Civita è il Belvedere, una piazzetta affacciata direttamente sullo strapiombo dei calanchi a Nord del paese, da dove si può ammirare una meravigliosa vista su tutta la Valle dei Calanchi.

La Provincia di Viterbo e Bagnoregio sono zone di antiche tradizioni culinarie, potrete provare l’ottima e ricca cucina umbro/laziale. Gli agriturismi vicino a Civita di Bagnoregio vi aspettano per farvi scoprire questa meraviglia tutta italiana ancora poco conosciuta.

Qui alcune nostre proposte:

Agriturismo Il Meleto

Agriturismo Poggio San Giacomo

Agriturismo Piana Delle Selve

Agriturismo Bella Cima

Agriturismo La Casaccia Di Fiogene

Avete mai sognato di trascorrere la notte in un favoloso castello? Alcuni agriturismi, ricavati dalla ristrutturazione di antichi manieri, accolgono gli ospiti in una magica atmosfera d’altri tempi. Scopriamoli insieme, con i nostri suggerimenti su alcune delle più suggestive fortezze da visitare da nord a sud.

1) Notte al castello a Siena

Prima tappa del nostro itinerario è Monteriggioni, città fortificata risalente al XIII, celebrata anche da Dante nella Divina Commedia. Inespugnabile per secoli grazie alla sua conformazione, e alla sua massiccia cinta muraria che conta ben 15 torri. Da non perdere anche la Rocca di Montalcino, caratteristico esempio di architettura militare toscana, costruita nel 1361. Originali la pianta pentagonale e le alte torri da cui si può ammirare uno splendido panorama. Altra città fortificata è Colle Val d’Elsa, con l’imponente Porta Nuova dai maestosi torrioni cilindrici.

Dove alloggiare: L’Agriturismo Castello di Saltemnano svetta tra le colline della campagna senese, imponente fortificazione medievale che conserva 3 massicci torrioni e parte della cinta muraria. Il Castello si raccoglie intorno al cortile centrale e accoglie 7 appartamenti arredati con mobili originali della tradizione toscana e caminetto. Deliziosi i piatti della Locanda del Castello, grazioso ristorante che presta particolare attenzione alle materie prime.

2) A Viterbo in un antichissimo casale

Non lontano da Viterbo, lungo l’antico tracciato della Via Francigena, troviamo l’antico borgo di Bagnaia che ha origini nel X secolo, noto per il bellissimo giardino italiano di Villa Lante di gusto manierista, risalente al XVI secolo. E’ una porta-galleria inserita nelle mura del vecchio Castello, a dare accesso al centro storico, tra vicoli, palazzetti di epoca medievale e rinascimentale, mentre particolari schemi di arte saracena ci immergono nell’atmosfera dei secoli passati.

Dove alloggiare: Country House la Meridiana Strana, da cui si accede percorrendo un suggestivo viale di querce e castagni, ed immerso in un parco boschivo di 3 ettari. Il casale, risalente al 1690, è realizzato in tipico stile contadino, in magnifica posizione panoramica. Arredate in stile rustico, le sistemazioni hanno i pavimenti in cotto o tavolato e i soffitti in legno. Per chi lo desidera, è possibile fare rilassanti passeggiate a cavallo o lezioni in un maneggio a soli 5 minuti, oppure rilassarsi alle vicine Terme dei Papi.

3) Tra i boschi fiabeschi dell’Appennino Ligure

Nella Bassa Val di Magra sorgono il borgo ed il castello di Ameglia, dominata dalla torre circolare di difesa del X-XI secolo e protetta con triplice cerchia di mura. Fin dal XIII secolo residenza dei vescovi di Luni, fu nel 1400 conquistata da Castruccio Castracani e poi dai Visconti e dagli Sforza. Le mura, ancora intatte, sono dotate di merlature e beccatelli oltre a parte di un camminamento che portava alla torre cilindrica. All’interno del maniero, che si staglia sul suggestivo sfondo delle Alpi Apuane, si possono ammirare affreschi ottocenteschi.

Dove alloggiare: Agriturismo Collina Torre, immerso nel verde dell’Appennino Ligure tra i boschi di castagno. Sono 4 gli appartamenti indipendenti nati dalla ristrutturazione di edifici rustici, arredati con il calore del legno e del ferro. L’azienda agricola, legata a Slow Food come Contadini Custodi, cerca da sempre di avvicinare gli ospiti ai sapori locali e stagionali, con piatti preparati al momento seguendo ciò che si raccoglie nei campi, nel panorama ricco di boschi e sentieri dell’Alta Val di Vara, a breve distanza dal mare.

Terme del Bullicame - foto Agriturismo Quattro Stagioni

Terme del Bullicame – foto Agriturismo Quattro Stagioni

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