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Mezzo chilo di bucatini, 150 g di guanciale ( se non e’guanciale pare che non si possa chiamarla Amatriciana), un cucchiaio di olio di oliva extravergine, vino bianco secco, 6 o 7 pomodori maturi (San Marzano o pomodori pelati), un pezzetto di peperoncino ( o piu’, se vi piacciono piccanti), 100 g di pecorino romano grattugiato, sale.

Ungete la padella col cucchiaio d’olio extra vergine d’oliva e rosolate il guanciale tagliato a dadini, col peperoncino.
Spruzzate col vino bianco, poi togliere il guanciale per togliere l’eccesso di olio e per non farlo seccare troppo. Unite i pomodori tagliati a fettine e senza semi (per togliere meglio le bucce si fanno sbollentare e poi si tagliano).
Dopo 2 o 3 minuti aggiungere il pomodoro, rimettete dentro i pezzetti di guanciale e togliere il peperoncino. Rimescolate ancora per pochissimo. Lessare la pasta e scolarla al dente. Metterla in una ciotola aggiungendo il pecorino grattugiato. Aggiungere la salsa ottenuta e mescolare. Guarnite con altro pecorino, se volete.

Trucchi:
Se volete che i vostri bucatini alla amatriciana non prendano il sapore di guanciale bruciato, potete rimuoverlo prima di unire i pomodori per poi rimetterlo in padella prima di condire la pasta.

Idee :
Potete cimentarvi nella più classica variante dei bucatini all’amatriciana utilizzando come pasta i tonnarelli o gli spaghetti e levando il pomodoro: otterrete così la “gricia”.

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SASSARI. Offrire il gelato agli ospiti dell’agriturismo, perché no? Naturalmente, preparato solo con ingredienti di produzione propria, perché, diversamente, l’agriturismo non può dirsi agriturismo.

“Gelatiere in agriturismo”. Si è concluso ieri a Sassari, nei laboratori di cucina dell’Istituto alberghiero Ipsar, un corso di tre giorni promosso da Antonio Maccioni, direttore del Servizio di unità territoriale Romangia dell’agenzia Laore Sardegna. “Gelatiere in agriturismo” era il tema dell’iniziativa formativa che ha coinvolto circa 20 operatori di aziende agrituristiche dei territori di Chiaramonti, Martis, Nulvi, Tergu, Campanedda, Tissi, Alghero e Ittiri. La tappa sassarese- unica svoltasi in un istituto scolastico- era la seconda di un percorso che si è soffermato prima di tutto a Dorgali, e che nei prossimi giorni approderà ad Assemini.

Il corso sassarese era articolato in tre lezioni teoriche che si sono tenute dal 27 al 29 ottobre nella sede locale di Laore. Questi gli argomenti trattati: storia del gelato, multifunzionalità dell’azienda agricola e biodiversità, storia dei prodotti agroalimentari. La fase pratica si è svolta nelle cucine dell’Ipsar dal 3 novembre, e si è conclusa ieri sera con la degustazione finale di gelati fatti con miele, erbe aromatiche, frutta, marmellate: tutti a base di ingredienti che gli operatori agrituristici hanno raccolto nei propri poderi.

L’iniziativa Laore è stata inserita nel quadro delle attività connesse al progetto “Valorizzazione delle produzioni del territorio e Fattorie didattiche”. La partecipazione al percorso formativo del “gelatiere in agriturismo” è stata riservata con un apposito bando agli operatori delle aziende agrituristiche regolarmente iscritte nell’elenco regionale del settore.

La biodiversità. «La collaborazione con l’Istituto Alberghiero- spiega Alessandro Sanna, referente del progetto a Sassari per l’agenzia “Laore Sardegna”- ha avuto lo scopo di sensibilizzare la scuola alla concezione dell’ambiente quale fonte primaria di risorse naturali per l’alimentazione, soprattutto attraverso la salvaguardia e l’utilizzo della biodiversità. Gli stessi ingredienti utilizzati dagli allievi del corso per la preparazione dei gelati, infatti, provenivano esclusivamente dalle coltivazioni e dalle produzioni in proprio delle loro aziende agrituristiche. È così che, ad esempio, frutti, erbe aromatiche e miele hanno fatto da base per squisiti gelati da guarnire con marmellate e canditi».

Il ruolo dell’Ipsar. «La giornata conclusiva del corso- precisa il Dirigente Scolastico dell’Istituto Alberghiero di Sassari, Roberto Cesaraccio – ha visto direttamente impegnati anche i nostri studenti, coordinati dai docenti e dagli assistenti tecnici del laboratori di cucina, nella presentazione dei gelati per la degustazione finale. Un’occasione in più, nella loro formazione professionale, per apprezzare delle preparazioni di alta qualità realizzate con prodotti rigorosamente locali».

http://www.sassarinotizie.com/articolo-2461-il_gelato_in_agriturismo_con_erbe_miele_e_frutta_di_produzione_propria.aspx

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Ecco una ricetta adatta al periodo!!!

Ingredienti per i biscotti di zucca (dosi per 4 persone)

  • 250 g di polpa di zucca
  • 1 bicchierino di liquore all’arancia
  • 175g di zucchero
  • 530 g di farina
  • colorante alimentare arancione (se non siete interessati ad avere zucche molto arancioni potete anche non metterlo)
  • 170 g di burro
  • 1 uovo
  • scorza grattugiata di un limone
  • 70 gr di cioccolato al latte

Preparazione

Pulite la zucca e ricavate 250 gr di polpa, cuocetela al vapore senza aggiungere niente. Quando sarà morbida mettetela in un pentolino con 50 gr di zucchero e il liquore, schiacchiatela con la forchetta e fatela cuocere per 5/8 minuti.

Impastate la farina con lo zucchero rimasto, il burro ammorbidito, la scorza di limone, l’uovo e la polpa di zucca, mescolate bene il tutto e poi lavorate con le mani fino ad avere un composto omogeneo, a questo punto aggiungete qualche goccia di colorante arancione, distribuitelo su tutta la pasta e poi formate una palla, avvolgetela con la pellicola e fate riposare in frigorifero per un’oretta.

Stendete la pasta con il mattarello e con l’apposito taglia biscotti formate delle zucche. Disponetele sulla placca del forno coperta dalla carta da forno ben imburrata, mettete i biscotti distanziati l’uno dall’altro e fateli cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti. Nel frattempo sciogliete il cioccolato a bagnomaria, quando i biscotti saranno pronti, fateli raffreddare sulla gratella e poi passate alla decorazione.

Mettete il cioccolato fuso in un cono di carta da forno, spingete il cioccolato all’estremità e poi fate un taglietto con la forbice, usate questo cono come se fosse una siringa da pasticcere, e disegnate gli occhi e la bocca alle zucche. Fate solidificare di nuovo il cioccolato e poi servite questi deliziosi biscottini!

Fonte:

www.buttalapasta.it

Foto da:
hotlineoncall.nationaljournal.com
www.paderno.it
easyshop.ascomlabs.it

La parmigiana di melanzane (o anche, nel centro-nord Italia, melanzane alla parmigiana o in parmigiana) è una ricetta originaria della Campania, nelle sue diverse varianti è storicamente presente in tutto il Sud Italia e particolarmente in Molise e in Sicilia, regione che l’ha inserita tra i propri prodotti agroalimentari tradizionali. Il notevole successo della pietanza è testimoniato dalla sua attuale diffusione su tutto il territorio nazionale.
La parmigiana di melanzane, da non confondere mai con le melanzane alla parmigiana, ricetta molto più semplice e sicuramente più recente, è piatto tipico anche della Calabria ove viene preparata con ingredienti molto più ricchi di quanto non avvenga in Campania ed in Sicilia (con ripieno di salame, provola, uovo sodo, parmigiano, oltre che salsa di pomodoro). Come altre ricette originarie del mezzogiorno italiano ed in conseguenza delle massicce emigrazioni popolari da quelle terre, la pietanza è oggi diffusa in tutto il mondo e viene annoverata tra le ricette tradizionali, sia in alcune zone degli Stati Uniti e Canada che dell’Australia.

Fonte Wikipedia

Ingredienti:
Un chilo di melanzane; 600 grammi di pomodori freschi maturi; 2 decilitri d’olio extra-vergine d’oliva; 100 grammi circa di grana padano o parmigiano reggiano; 200 grammi di mozzarella (alcuni usano la scamorza); un uovo; sale, pepe e basilico.

Come di fa:
Lavare, pulire e tagliare a ostia, cioè fini, le melanzane per lungo, partendo dal picciolo. Metterle sotto sale almeno un’ora in modo che eliminino un pò d’acqua. Asciugarle, friggerle e porle su una carta di riso o, se la trovate, carta paglia. Con qualche cucchiaio d’olio extra-vergine d’oliva far cuocere i pomodori tagliati a spicchi e circa una decina di foglie di basilico, per almeno 15 minuti. In una teglia unta fare uno strato di melanzane, formaggio grattugiato, mozzarella tagliata a ostie, un pò della salsa di pomodoro, 1 o 2 cucchiai dell’uovo che, nel frattempo, sarà stato sbattuto; un altro strato di melanzane…….qualche foglia di basilico fresco e così via fino alla fine. Infornare nel forno preriscaldato a circa 180 gradi per 30-40 minuti a seconda del numero degli strati. Si mangia appena tiepida.

Vini consigliati:
Scheria Rosso Pietratorcia, Forio d’Ischia – Napoli.

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