La Giara è un complesso di altipiani basaltici di origine vulcanica: Giara di Gesturi (“jara manna”), Giara di Siddi, Giara di Serri. Situata tra la Marmilla e il Sarcidano, è caratterizzata da un paesaggio brullo e selvaggio della Sardegna.
La vista meravigliosa che si può godere da questi altipiani arriva fino ai monti del Gennargentualla pianura del Campidano, dalla Marmilla fino a far scorgere il mare in lontananza e attira ogni anno centinaia di visitatori che voglionova contatto con l’autentica natura selvaggia della Sardegna.
La Giara è famosa per ospitare una specie unica di cavallini la cui origine è ancora oggi sconosciuta. Il loro carattere selvatico, che li rendi unici in Europa, potrai osservarli da vicino mentre si spostano tra querce da sughero, olivastri e i boschi tipici della macchia mediterranea sarda.
La Giara è ideale per essere scoperta galoppando, camminado o in bicicletta. Sarai immerso nella natura e nel silenzio, oltre ai cavallini, potrai incontrare anche cinghiali, lepri, anatre e volpi e molte specie di uccelli.
Nella Giara di Serri si trova il suggestivo villaggio-santuario nuragico di Santa Vittoria , mentre in quella di Siddi ha luogo la tomba dei giganti “Sa domu ‘e s’Orku”. Poco distante potrai visitare anche l’imponente nuraghe di Barumini, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Gli Agriturismidella zona sono di altà qualità e ti permetteranno di gustare l’enogastronomia tradizionale sarda.
Vi consigliamo i nostri agriturismi ideali per scoprire la Giara di Gesturi e la bellissima natura che la popola.
Settore agrituristico in crescita per offerta di servizi, valore economico e turismo
Nel 2018 le aziende agrituristiche autorizzate sono 23.615 (+0,9% sul 2017). La dinamicità del settore emerge dall’aumento del numero di comuni che ospitano agriturismi (+2,9%), delle presenze (+5,6%) e degli arrivi (+5,9%).
10.934 aziende (il 46% del totale) si trovano in Toscana (20%), nella Provincia Autonoma di Bolzano (13%), in Lombardia (7%) e Veneto (6%).
La tipologia di servizi agrituristici offerti si diversifica sempre di più. È in aumento soprattutto l’attività di degustazione che cresce nel 2018 del 7,2% rispetto all’anno precedente.
Nel 2018 le aziende agrituristiche autorizzate in Italia sono 23.615 (+0,9% sul 2017). La dinamicità del settore emerge dall’aumento del numero di Comuni (5.034 su 7.960) che ospitano agriturismi (+2,9%), delle presenze (+5,6%) e degli arrivi (+5,9%). Lo rende noto oggi l’Istat diffondendo il report “Le aziende agrituristiche in Italia” relativo all’anno 2018. “La centralità di questo settore – spiega l’Istat – emerge dalle tendenze di medio/lungo periodo. Tra il 2007 e il 2018 la crescita delle aziende agrituristiche è stata superiore al 33%, con un saldo attivo di 5.895 aziende. A livello territoriale tale andamento interessa soprattutto le aree del Nord-ovest (+56,3%) e le Isole (+34,9%) mentre al Nord-est il tasso di crescita è più contenuto (+25,7%)”. In particolare, 10.934 aziende (il 46% del totale) si trovano in Toscana (20%), nella Provincia Autonoma di Bolzano (13%), in Lombardia (7%) e Veneto (6%). Il numero di presenze negli agriturismi (numero di notti trascorse dai clienti) passa da 8,2 milioni del 2007 a circa 13,4 milioni nel 2018 (+5,2 milioni, pari a poco meno della popolazione della Campania). Gli aumenti maggiori si registrano nel Nord-est (+2,4 milioni) e nel Centro (+1,6 milioni). “La tipologia di servizi agrituristici offerti si diversifica sempre di più”, rileva l’Istat, notando che “è in aumento soprattutto l’attività di degustazione che cresce nel 2018 del 7,2% rispetto all’anno precedente”. Tra il 2007 e il 2018 l’incremento è stato del 61,3%); in forte aumento anche le attività di ristorazione (+36,8%) e di alloggio (+30,6%). Tra il 2007 e il 2018, inoltre, il valore corrente della produzione agrituristica è salito da 1,08 a 1,39 miliardi di euro (+29%). “Nonostante le flessioni registrate nel 2009 e 2012 in una fase segnata da una forte crisi economico-finanziaria, l’andamento della produzione – si legge nel report – mostra un trend positivo che riprende la sua crescita a partire dal 2013”. Altri dati contenuti nel report riguardano il numero di agriturismi condotti da donne che, tra il 2017 e il 2018, resta sostanzialmente invariato (da 8.483 a 8.563) e di quelli che svolgono attività di fattoria didattica (1.516 nel 2018, il 6,4% del totale).
Il settore agrituristico non conosce la crisi. Nel 2018 le aziende autorizzate sono 23.615 (+0,9% sul 2017) e la dinamicità del settore emerge dall’aumento del numero di Comuni che ospitano agriturismi (+2,9%), delle presenze (+5,6%) e degli arrivi (+5,9%). E’ quanto rileva l’Istat in un report in cui spiega che tra il 2007 e il 2018 il valore corrente della produzione agrituristica sale da 1,08 a 1,39 miliardi di euro (+29%).Quasi 11.000 aziende (10.934 per la precisione, il 46% del totale) si trovano in Toscana (20%), nella Provincia Autonoma di Bolzano (13%), in Lombardia (7%) e Veneto (6%).I Comuni con almeno 100 aziende agrituristiche sono 8: Grosseto, Castelrotto, Appiano sulla strada del vino, Cortona Caldaro sulla strada del vino, Manciano, Assisi, San Gimignano. Inoltre, la tipologia di servizi agrituristici offerti si diversifica sempre di più.E’ in aumento soprattutto l’attività di degustazione che cresce nel 2018 del 7,2% rispetto all’anno precedente.
Il Parco nazionale Gran Paradiso si estende su 70.000 ettari di territorio d’alta montagna, tra gli 800 metri di fondovalle e i 4.061 metri del Gran Paradiso.
È difficile fare un’escursione nel Parco nazionale Gran Paradiso senza avvistarne i tanti animali montani, spesso anche da vicino.
Lo stambecco, simbolo del parco, è piuttosto confidente e si incontra facilmente al pascolo. I maschi, riconoscibili dalle lunghe corna ricurve, vivono in piccoli gruppi, mentre le femmine, dalle corna più corte, restano con i piccoli. Anche il camoscio è comune, ma assai più schivo e difficile da osservare.
Altro protagonista del parco è la marmotta, bellissimo roditore che scava lunghe gallerie per sfuggire ai pericoli e prepararsi al letargo.
Tra gli uccelli sono presenti c’è l’aquila reale, e molti piccoli uccelli della famiglia dei passeri. Da poco è presente anche il gipeto, grande avvoltoio scomparso nel 1912 e tornato sulle Alpi per un progetto internazionale, e la lince, splendido, piccolo predatore.
Cosa mangiare in Valle
La cucina valdostanaè caratterizzata dalla presenza di molte zuppe, sughi di carne elaborati e formaggi fusi ed a pasta morbida.
L’antipasto più comune è lo sformato di patate, tipico delle zone prealpine ed alpine. Viene cucinato in diverse modalità spesso con l’aggiunta di latte e formaggi.
I primi piatti spesso comprendono zuppe tra cui la più nota è la zuppa Valdostana (base di brodo di carne, cavoli e l’ottima fontina, e aggiunta di burro)
Famosa e la zuppa di castagna (tipica del periodo autunnale)
La polenta è sempre presente nei primi piatti. Viene cucinata al forno, insaporita con sughi di selvaggina, oppure mangiata insaporita con semplice aggiunta di burro
In Val D’Aosta il secondo piatto più frequente è la Carbonade, pietanza simbolo della regione, a base di carne, cotta con il vino rosso. Ovviamente il formaggio più famoso: la Fontina, è un grande vanto della cucina regionale.
La Fonduta di formaggi è un piatto assolutamente da provare. Unico pesce presente e la trota, insaporita da spezie montane e cucinata al forno.
I Dolci Valdostani.
La pasticceria valdostana è per ragioni geografiche influenzata dalla tradizione francese. Dal Blanc Manger, con panna e zucchero, al classico Mont Blanc con castagne e cacao e con aggiunta di panna montata.
Le crostate e torte con le confetture a base di frutti di bosco, dal mirtillo, al lampone sono sempre presenti.
Gli agriturismi in Valle D’Aosta sono di alta qualità e fondono la tradizione della montagna alla calda accoglienza tipica di questi territori.
Di seguito alcune proposta per trascorrere un piacevole soggiorno in Valle:
Fosdinovo è un comune, considerato come la porta d’accesso alla regione storica dellaLunigiana, le sue colline dominano le piane della Val di Magra e di Luni. Tra il mare e le montagne, si possono sentire i profumi di una cucina tipica davvero eccellente.
Il Simbolo del borgo è l’imponente Castello Malaspina, che svetta in cima al monte ed è considerato una delle più imponenti e meglio conservate fortezze della regione. Il castello risale all’XI secolo e venne ampliato in epoche successive, con varie torri difensive. Nel 1340 il Castello venne ceduto dai Nobili di Fosdinovo a Spinetta Malaspina e divenne il centro politico e militare dei feudi legati alla loro famiglia.
Nei secoli vennero diversi torrioni, mentre l’interno del Castello venne trasformato in una stupenda dimora signorile, con diverse sale affrescate. dimora signorile, con diverse sale affrescate.
Sono molti gli agriturismi nelle vicinanze di Fosdinovo; sono strutture di grande qualità immerse nello splendido paesaggio che caratterizza questa zona d’Italia.
Ecco alcune proposte che potete trovare su Agriturismi.it:
Bevagna è un borgo medievale di 5 013 abitanti della provincia di Perugia, un tempo nota per le tele pregiate che vi si producevano, tanto da essere chiamate “bevagne”. È inserita tra i borghi più belli d’Italia.
LE FESTE PATRONALI: IL BEATO GIACOMO BIANCONI E SAN VINCENZO.
Il Beato Giacomo Bianconi, vive XIII secolo, domenicano, solida formazione teologica, ‘campione della fede’ contro le eresie. Morì a Bevagna, nel convento da lui stesso fondato e diretto. Nonostante non sia mai stato santificato, la sua immagine è particolarmente amata dalla città, che ancora oggi lo invoca in particolare per le sue qualità taumaturgiche. E’ il “protettore” di Bevagna che ogni 23 Agosto lo celebra con una grande sua festa. E’ un momento di forte suggestione. Tra funzioni religiose e momenti ludici. Dalla benedizione delle auto, alla visita presso l’urna che ne conserva il corpo intatto, dalla tombolata, al solenne concerto della Banda di Bevagna, al bellissimo spettacolo pirotecnico lungo il Clitunno.
BEVAGNA CITTÀ DELLA MUSICA
Cori di adulti, cori di bambini, cori di ragazzi, musical, gospel, antiche Catigas dell’età di mezzo, Cantoria Mevania, la Scuola di musica “Maurizi”, la Banda musicale “città di Bevagna” ….si può ben dire che Bevagna è una città della Musica.
Ogni momento festivo ha il suo concerto, ogni fascia d’età il suo coro. Per chi visita Bevagna in ogni momento dell’anno può trovare un concerto a cui partecipare.
I Concerti “canonici” della Banda Musicale “Città di Bevagna” sono:
Concerto del Nuovo Anno Concerto del 2 giugno Concerto per il Beato Giacomo
Si avvicina il ponte di Ferragosto 2019; quest’anno cadrà di giovedì permettendo lunghi giorni di riposo e vacanza a milioni di persone.
E’ cominciata la corsa allo sconto e all’offerta migliore; su Agriturismi.it trovate centinaia di proposte di pacchetti inseriti direttamente dai gestori in esclusiva per noi.
Passare il Ferragosto in Agriturismo è una ottima idea; permette di coniugare buon cibo (a km zero), relax e natura in un solo luogo. Gli agriturismi vi aspettano con proposte dall’incredibile rapporto qualità/prezzo.
Off la prima serie sull’agriturismo italiano.
Una YouTuber viaggia alla scoperta delle bellezze e dei misteri degli agriturismi d’Italia.
Dopo una serie di indizi seminati su Instagram da Riccardo, Serena arriva al luogo della foto.
Un sentiero tra montagna e mare, nel territorio di Aurisina. Dove sarà Riccardo?
Una YouTuber viaggia alla scoperta delle bellezze e dei misteri degli agriturismi d’Italia. Arrivata a Piazza Armerina(EN) Serena viene colpita dal dipinto di un madonnaro e dalla riapparizione di Riccardo…
E’ finalmente disponibile la prima puntata di Off; la webserie dedicata al mondo dell’agriturismo. I tre episodi saranno visibili dal primo luglio attraverso il sito www.agriturismoitalia.gov.it e su Youtube, sono stati girati scegliendo come location altrettanti agriturismi siti in aree rurali ricche di attrattive turistiche e culturali, ma forse ancora poco note al grande pubblico: Barga (Lucca), Piazza Armerina (Enna) e Duino Aurisina (Trieste)