Agriturismo è sinonimo di buona cucina, di ricette tradizionali e sapori locali, tramandati da generazioni e radicati nel territorio. Ecco alcuni suggerimenti per una gita fuori porta nei migliori agriturismi italiani senza farsi mancare una sosta… al ristorante!
1) Prelibatezze rustiche tra Umbria e Toscana
Siamo a Città della Pieve, in provincia di Perugia al confine con la bella Toscana. In questa terra di eccezionali tesori artistici sorge l’Agriturismo La Cerretola, che dall’olio ai formaggi, dal tartufo agli affettati, offre nel suo Ristorante piatti realizzati secondo le ricette tipiche del territorio per invitare gli ospiti a scoprire sapori diversi ed unici. Il forno a legna, protagonista indiscusso della tradizionale gastronomia contadina, rimane il protagonista indiscusso della cucina.
Tra i tanti piatti da non perdere, citiamo i crostini di milza, un antipasto preparato con milza bovina, cipolla, vino bianco, acciughe, capperi; la panzanella, pietanza estiva rustica preparata con pane raffermo, pomodori, cetrioli, cipolla rossa, e basilico; i caratteristici pici, pasta tirata a mano fino a formare delle cordicelle; e i fagioli all’uccelletto, un tipico contorno spesso arricchito con salsicce così da diventare un piatto unico. Si organizzano degustazioni di olio, miele, marmellate e vino, oltre a corsi di cucina, per preparare tutti insieme la pasta fatta a mano e altre ricette tipiche, e poi gustare insieme i piatti preparati.
2) Cucina biologica, erbe selvatiche e tartufo nel Montefeltro
Siamo ad Urbania, vicino a Urbino, nelle Marche, all’Agriturismo Biologico Pieve del Colle, ricavato da una casa colonica adagiata su una dolce collina. La cucina si basa su ingredienti biologici a km zero prodotti direttamente nell’azienda agricola, e include una vasta selezione di piatti tipici del Montefeltro: paste fresche, bastoncelli, agnello al forno, oca in porchetta, crostolo, ciambellone, bostrengo, liquori aromatizzati con frutta, fiori e erbe selvatiche della zona, e numerosi piatti a base di tartufo nero pregiato.Una cucina casereccia, che presta attenzione alle antiche ricette che richiedono una preparazione lenta ed accorta, pensate per riscoprire quei sapori e quei profumi ritenuti perduti. I piatti spesso prevedono l’utilizzo di erbe selvatiche spontanee, come rosa canina, tarassaco, ortica, sambuco, salvia, borragine, utili per il mantenimento del benessere. Attenzione particolare a vegetariani, vegani, celiaci e intolleranti, con una vasta scelta di piatti dedicati. L’azienda agricola accoglie una grande tartufaia di tartufo nero pregiato; per gli amanti della natura e della cucina tante attività come passeggiata erboristica alla scoperta dei benefici delle erbe selvatiche; corsi di cucina naturale e tipica.
3) Le tradizioni della cucina sarda a due passi dalla Costa Smeralda
Immersa nel verde delle colline galluresi, in località Arzachena a circa 10 minuti dalla famosa Costa Smeralda, sorge l’Agriturismo Cudacciolu, un ottimo punto di partenza per chi desidera fare una gita in barca tra le meravigliose isole dell’Arcipelago della Maddalena.
Il Ristorante propone i piatti tipici della tradizione locale e sarda: pasta fresca fatta in casa, gnocchi e ravioli con cuore di ricotta fresca insaporita con prezzemolo e limone, tagliatelle con farina di grano duro impastata con uova fresche e la famosa zuppa gallurese, piatto tipico sempre presente nelle occasioni speciali. Tra i secondi, troviamo la bistecca di carne dei vitelli allevati in azienda, medaglioni di carne macinata, insaporiti con prezzemolo e aglio. Diversi piatti sono dedicati ai vegetariani, e preparati per rispondere alle esigenze di clienti che soffrono di celiachia, e intolleranze alimentari.
4) Piatti contadini e prodotti dell’orto in Liguria
In località Pavareto in provincia di La Spezia, sorge l’Agriturismo Il Filo di Paglia, un luogo dove riscoprire le tradizioni della cucina ligure nel Ristorante, che sapientemente combina anni di esperienza con la freschezza dei prodotti appena colti e la genuinità della cucina contadina. Gli ingredienti principali provengono direttamente dall’azienda agricola e da contadini della Val di Vara e della Val d’Aveto, insieme a verdure biologiche, confetture, carni rosse della Valle.
Il controllo rigoroso sugli ingredienti permette di offrire un servizio garantito anche a vegetariani, vegani e celiaci, anche attraverso menù dedicati. Il pane è biologico e integrale, a lievitazione naturale con pasta madre e cotto nel forno a legna, così come i vini locali e le birre artigianali. Una cucina casereccia e genuina, che porta avanti i valori dell’antica accoglienza della famiglia rurale. Tra le specialità ricordiamo: torte salate, focaccia di Recco, frittelline di erbette selvatiche, i trocchioli, tipici spaghettoni fatti a mano con semola di grano duro, i pansotti di erbe selvatiche o di bietoline dell’orto con i formaggi della Val di Vara, i gnocchetti con le patate Quarantine e le tagliatelle matte di farina di castagne di Carro.
5) Corsi di cucina e antichi sapori nel Cilento
Siamo all’Agriturismo Zio Cristoforo, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, circondato dagli uliveti e adagiato sulle colline che si affacciano sul Golfo di Velia, e le sue belle spiagge sabbiose.
La Locanda propone i piatti tipici del territorio, dai ricchi antipasti ai primi di fusilli, ravioli, tagliatelle e gnocchi fatti in casa come da tradizione; prelibati secondi di carne con un variegato ventaglio di contorni offerti dal terreno, per poi finire con un tipico dolce Cilentano, la “pizza roce”. Nell’azienda si produce un ottimo vino sia rosso che bianco, e il ristorante si distingue per le specialità di funghi. La frutta viene raccolta e proposta in base alla stagionalità: arance, mandarini, susine, ciliege, fichi bianchi del Cilento, melograni, giuggiole, cachi… L’allevamento dell’azienda si fonda principalmente sulle capre, da cui produciamo un cacioricotta di capra Cilentano garantito da Slow Food. Gli ospiti possono usufruire di pacchetti diversificati che comprendono corsi di cucina tipica ed escursioni e visite nel Cilento, abbinate a soggiorni presso la struttura: corsi di cucina campana, che in base alla stagione prevede anche la raccolta di uva, funghi, olive e castagne, gustose cene e lezioni in presenza di un interprete per gli ospiti stranieri.
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