La primavera è alle porte, e ci offre una varietà freschissima di frutta e verdura per fare il pieno di vitamine e sostanze preziose per il nostro benessere! Oggi grazie a Sapori d’Italia andiamo alla scoperta di un ingrediente immancabile per tante ricette gustose: gli asparagi, nelle loro diverse varietà, con una sosta in agriturismo, dove assaggiare i prodotti di questa stagione coltivati in modo al 100% naturale.
1) LAZIO: Asparago verde di Canino
Viene prodotto in un’area posta nel territorio del Comune di Canino e in misura minore nel comune di Montalto di Castro e in comuni limitrofi in provincia di Viterbo. Le caratteristiche qualitative che rendono peculiare il prodotto dipendono dal colore verde brillante su tutto il gambo. Presenta inoltre una considerevole precocità della maturazione rispetto ad asparagi coltivati in altre zone: si raccoglie già dal mese di gennaio, quando questa primizia è assente in quasi tutte le altre parti d’Italia.
Le caratteristiche organolettiche dell’asparago dipendono dalla tipologia dei terreni di tipo calcareo, d’origine vulcanica e da un ambiente caratterizzato da un clima mite e temperato. Di particolare interesse è la tecnica della geotermia praticata nel territorio di Canino, grazie alla quale, negli appezzamenti in coltura protetta, le radici vengono riscaldate attraverso manichette interrate in cui passa acqua calda proveniente da falde della Piana del Paglieto. Con questa tecnica la raccolta può avvenire anche nei mesi invernali.
Per gustare i prodotti genuini di queste terre, nel cuore della campagna di Arpino, sorge sul Collecarino, la Tenuta Il Laureto, Agriturismo di charme che si affaccia sul magnifico panorama della Valle del Liri. La struttura è immersa in una cornice naturale unica e suggestiva e il ristorante interno offre una cucina tipica, naturale e raffinata.
2) LIGURIA: Asparago Violetto di Albenga
È uno degli asparagi più tipici e pregiati. I turioni sono molto grossi e il colore è di un viola intenso particolare che gradatamente sfuma scendendo verso la base, la consistenza è “morbida”, per nulla fibrosa. Sia l’odore sia il gusto sono molto delicati, con una piacevole dolcezza in bocca. I tentativi di riprodurlo e addirittura brevettarlo in diverse parti del mondo – California e altre aree degli Stati Uniti, Nuova Zelanda, Australia – hanno dato scarsissimi risultati. I terreni alluvionali della Piana di Albenga (SV), invece, sono perfetti grazie al profondo strato sabbioso e limoso e al microclima. Questo asparago pretende una particolare sensibilità da parte del cuoco per esaltarne la delicatezza: le salse devono essere semplici e non eccessivamente aromatiche, sapide o piccanti, la cottura dev’essere breve, è meglio evitare il frigorifero e mangiarlo freschissimo. In definitiva il condimento ideale è un semplice filo d’olio extra vergine di Taggiasca e la compagnia ideale sono i pesci bianchi e i crostacei cotti alla griglia o a vapore.
A meno di 1 km dal mare di Alassio, dall’attento restauro di un antico fienile è sorto l’Agriturismo Palmero, una struttura ricettiva moderna e confortevole. Le camere sono identificate da ciò che caratterizza i prodotti realizzati in azienda: “Frutta”, “Verdura”, “Vino”, “Olio” e “Miele”. Tutte sono indipendenti e con terrazzini privati, posizionate in modo tale da permettere un completo relax circondate dagli ulivi e dalla caratteristica vegetazione mediterranea.
3) PIEMONTE: Asparago Saraceno di Vinchio
La coltura a Vinchio (AT) dell’asparago è relativamente recente ed è iniziata praticamente in mezzo ai vigneti, il che ha consentito lo sviluppo di piante piuttosto rustiche e resistenti perché in competizione con altre colture. Il nome è dovuto alla fantasia della prima produttrice e fa riferimento a una presunta battaglia nel territorio di Vinchio tra i cristiani guidati dal condottiero Aleramo e gli invasori saraceni. È per questo motivo che la sagra dell’asparago, a maggio, è arricchita da una spettacolare rivisitazione in costume della battaglia stessa. coltelli prestando attenzione a non lesionare quelli in formazione. L’asparago saraceno di Vinchio è di colore verde scuro, assai carnoso, di gusto particolarmente spiccato.
Un vecchio borgo rurale, costruito intorno ad un pozzo, in passato composto dalla casa padronale, la casa dei mezzadri, la stalla ed il fienile, ed oggi sapientemente ristrutturato per offrire il comfort di una vacanza rilassante in campagna e a soli 15 minuti da Alba: è la Casa Vacanze in Campagna La Corte di Langa. Dotata di piscina riscaldata con pannelli solari, sauna e palestra. Sempre freschissime frutta di stagione e prodotti dell’orto a disposizione degli ospiti.
4) TRENTINO-ALTO ADIGE: Asparago di Terlano
Nella gastronomia l’asparago bianco fresco viene sbucciato, cotto e condito con salse o accompagnato con prosciutto cotto. Morbidi e delicati, magari serviti con patate novelle, prosciutto e la tradizionale salsa Bolzanina. Un piatto leggero, un concentrato di primavera, accompagnato ed esaltato da un bicchiere di bianco fresco e delicato. L’asparago di Terlano viene citato per la prima volta nel XIX secolo, nel “triangolo dell’asparago“ tra Settequerce, Terlano e Vilpiano si coltiva infatti questa particolare varietà da più di 100 anni, denominata „Margarete“. L’importanza data a questo tipo di coltivazione è tale da portare nel 1995 alla nascita dell’Associazione dei coltivatori di asparagi, in stretta collaborazione con la Cantina di Caldaro portatrice del valore del vino da loro prodotto, il Sauvignon, e delle eccellenze del luogo. Ogni anno vengono prodotti circa 54.000 kg di Margarete, che trova la sua massima esaltazione nelle Settimane degli Asparagi di Terlano, momento di incontro gastronomico ed enologico tra i due fiori all’occhiello del paese.
L’Agriturismo Dalaip dei Pape, a 1.200 metri di altitudine, è immerso nei verdi prati ai margini del parco naturale. Dall’antico maso ristrutturato si può godere un totale relax, grazie alla posizione ottima sia come punto panoramico sull’intera vallata, sui meravigliosi boschi, sui prati che lo circondano e sulle dolomiti Pale di s. Martino, sia come punto per molteplici escursioni nella natura e nell’agricoltura. Il maso è il luogo ideale di soggiorno per famiglie, per amici che vogliono riposarsi all’ombra di vecchi ciliegi o partecipare alle visite guidate con degustazione dei piccoli frutti. La cucina di mamma Luciana cerca l’antica tradizione culinaria primierotta, utilizzando i prodotti coltivati o allevati direttamente dalla famiglia.
5) VENETO: Asparago d’Arcole
Presente tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali riconosciuti, l’Asparago Bianco d’Arcole può essere consumato anche crudo, da solo o in insalate miste; la cottura al vapore, tuttavia, riduce al minimo il rischio di perdita dei valori nutritivi conservandone intatto il sapore. L’asparago bianco di Verona si può gustare fresco e appena colto, quando è maggiormente tenero e gustoso; questa modalità di utilizzo permette di coglierne tutte le sfumature di sapore.
È ottimo utilizzato come ingrediente in diversi piatti, dal risotto con il Vialone Nano, il riso tipico delle valli veronesi, ai piatti in abbinamento con vino, olio e formaggi del territorio. Ad Arcole e dintorni viene proposto in tutti i modi: con uova sode, in pinzimonio, in zuppe e frittate tipiche, come contorno a carne e pesce. Da non perdere, vista la loro spiccata delicatezza, alla semplice sulle tagliatelle all’uovo. La Provincia di Verona organizza nel periodo primaverile numerose manifestazioni e percorsi gastronomici di degustazione dell’asparago; da non perdere gli appuntamenti di Arcole (primi giorni di maggio) e la tradizionale Sagra dell’Asparago di Angiari (ultima domenica di maggio).
L’Agriturismo Tre Rondini sorge a ridosso degli argini del fiume Adige, in un’oasi incontaminata perfetta per gli amanti del verde e della tranquillità. L’ambiente è accogliente, caratterizzato da più sale nello stile rustico delle eleganti dimore di campagna; un’atmosfera familiare e rilassata dove ordine e pulizia sono meticolosamente curati. Il ristorante propone le ricette della cucina veneta rivisitate in chiave moderna: piatti semplici ma genuini e di qualità, con l’utilizzo di carni e prodotti di propria produzione secondo i metodi e la maestria della tradizione contadina.
Testi e immagini a cura di Chiara Rizzo, Sapori d’Italia
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