Buone notizie per i produttori di vini: la banca dati online E-bacchus, il cui utilizzo era stato reso obbligatorio a partire dal 1 gennaio 2013, non rappresenta più una necessità normativa per i produttori enologici.
L’introduzione di questa misura di catalogazione aveva causato non poche polemiche, dal momento che in Italia la legislazione riguardante le certificazioni per i prodotti vitivinicoli è già molto articolata, e il fatto di dover inserire un vino nell’apposito database online avrebbe rappresentato solo un’ulteriore lungaggine burocratica.
La vittoria è stata ottenuta in seguito ad alcune richieste della Coldiretti, tramite istanze inoltrate alla Commissione Europea. Il controllo sulle frodi è certamente importante, ma è altrettanto rilevante fare in modo di sollevare le aziende agricole da pesi burocratici, evitando ai produttori ostacoli non indifferenti per lo svolgimento di un’attività fondamentale per l’economia del nostro Paese.
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