Da oltre quattro generazioni dedita alle attività agricole, oggi la famiglia Savelli accoglie gli ospiti nelle campagne di Pienza. Il signor Luca ci accompagna alla scoperta dell’Agriturismo Bonello, nel cuore del Parco della Val D’Orcia, tra frutteti, boschi e campi coltivati.
Com’è nato il suo agriturismo?
L’attività agricola è svolta dalla nostra famiglia da generazioni, e il casolare che attualmente ospita l’agriturismo fu acquistato 43 anni fa come ampliamento dell’azienda agricola. Sei anni fa venne ristrutturato per svolgere l’attività agrituristica, un’attività in cui abbiamo creduto e che amiamo: è la passione per questo lavoro a sostenerci.
Qual è la sua più grande soddisfazione nello svolgere il suo lavoro?
Sicuramente il rapporto che s’instaura con il cliente, e che spesso si trasforma in amicizia.
Cosa ama di più del suo territorio?
Ciò per cui la gente viene da noi: siamo in un parco naturale patrimonio dell’UNESCO per cui il paesaggio e la natura sono sicuramente gli aspetti più importanti insieme alla tranquillità, alla serenità e al rapporto quotidiano che s’instaura fra le persone.
La vostra azienda agricola è specializzata nella produzione di grano e cereali.
La produzione cerealicola è prevalente, e il grano viene raccolto e trasformato per la produzione di pasta a chilometro zero: il prodotto viene lavorato direttamente nella valle o nella provincia ed è destinato alla vendita in negozi locali nella provincia di Siena e di Arezzo. All’attività agricola si affianca la parte relativa agli ortaggi per uso interno rivolto alla ristorazione e gli alberi da frutto per le nostre marmellate.
Quali sono i piatti più amati dai vostri ospiti?
I piatti locali, in particolare la pasta fatta in casa e la tagliata di carne Chianina. La produzione viene interamente condotta a livello famigliare, e qualunque piatto, se fatto in casa e con amore, è molto gradito ai nostri ospiti, perchè riscoprono antichi sapori e profumi di cibi genuini.
L’agriturismo è ospitato in una struttura antichissima: quali sono le particolarità estetiche, di valore?
I materiali di costruzione e diversi particolari architettonici di pregio. Ogni dettaglio, ogni particolare parla della storia di questo luogo e dell’evoluzione che ha subito nel corso dei secoli. Il ritrovamento di una piccola fornace per esempio ci ha permesso di datare la struttura all’anno 1000, ma sono tanti i segni che ci lasciano vedere i vari ampliamenti e le successive modifiche, fino al XVIII secolo, quando l’edificio fu adibito a scuola elementare.
Comments are closed.