Siamo a Barisardo, una delle zone più suggestive della Sardegna orientale. Qui sorge l’agriturismo Chiai Francesco, immerso nella macchia mediterranea, tra mare e montagna. La signora Pamela ci porta alla scoperta del rinomato maneggio e dell’ottima cucina artigianale.
Com’è nato il suo agriturismo?
L’agriturismo è nato circa dieci anni fa, ma la prima attività rivolta a terze persone risale a 28 anni fa, quando abbiamo avviato il maneggio e l’attività di equitazione. La nostra attività è a conduzione strettamente familiare e  amiamo trasmettere la nostra passione per la natura, l’ambiente e le tradizioni locali alle persone che vengono da noi.

A chi si rivolgono le attività del maneggio?
Ci rivolgiamo soprattutto a coloro che non hanno mai approcciato il mondo dell’equitazione, come un modo per scoprire attraverso il cavallo l’ambiente e la zona, scoprendo magari una passione latente che le persone non sapevano di avere. Pensiamo soprattutto alle famiglie con bambini, per un’esperienza nuova a prezzi molto vantaggiosi che rende la vacanza speciale.

Cosa ama di più della sua terra?
La vastità, e il fatto che in un territorio così ampio sia possibile trovare un angolino tutto per sé, spesso sconosciuto ai più. La nostra è una regione mutevole, si passa dai monti alle spiagge, a montagne a picco sul mare, e amo la natura, i suoi silenzi.

Ha un ricordo particolare legato agli ospiti del suo agriturismo?
Si ha l’opportunità di conoscere tante persone molto diverse tra loro, ti lasciano sempre qualcosa e spesso s’instaura un vero e proprio rapporto d’amicizia. Quello su cui puntiamo non sono tanto i comfort, quanto piuttosto il far sentire le persone a proprio agio in un ambiente diverso da quello a cui sono abituati.

Quali sono i piatti più amati dai vostri ospiti?
La nostra cucina è molto semplice e gustosa, con prodotti della nostra azienda agricola: piacciono molto le carni, come il maialino e la pecora, e la pasta fatta in casa. Poi proponiamo dolci e una serie di piccoli piatti molto semplici che riassumono la tradizione culinaria della nostra zona. Colpisce vedere nei piatti le verdure che fino a qualche momento prima erano nell’orto.

Come ama trascorrere le sue vacanze?
Dietro l’agriturismo c’è un’azienda agricola, che comporta un’attività di 365 giorni all’anno, dunque io e la mia famiglia non abbiamo delle vere e proprie vacanze, ma quando riesco a ritagliare qualche momento libero mi piace vedere realtà diverse dalla nostra: siti archeologici, altre città italiane… spesso infatti si rischia di andare alla ricerca di luoghi lontani, ignorando le bellezze che abbiamo dietro l’angolo.