A quanto pare anche per il 2012 il governo ha dato l’ok per le detrazioni fiscali al 55% sui lavori riguardanti il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici.
Ma di quali interventi si tratta, e cos’è la “prestazione energetica di un edificio”? Per capirlo è sufficiente considerare la propria casa come un elettrodomestico: quando acquistiamo un frigorifero, oltre alla capienza e all’estetica cosa controlliamo? Quanto consuma!
Bene, le case sono come dei grossi elettrodomestici che consumano molto, molto di più!
Consumano perché hanno impianti di riscaldamento obsoleti ed energivori…ma soprattutto perché il più delle volte sono grossi “colabrodo”, cioè non sono in grado di trattenere il calore prodotto dagli impianti, … scaldando così anche il giardino!
Gli interventi “incentivabili” sono quindi quelli riguardanti l’involucro degli edifici (pareti, coperture, infissi )
e gli impianti stessi. Attenzione però: gli interventi devono essere “migliorativi” in senso prestazionale, non estetico! Devono cioè consentire di raggiungere alcuni parametri stabiliti anno per anno secondo decreto legge (per altro sempre più restrittivi).
Le detrazioni permettono quindi di recuperare il 55% della spesa sostenuta per i lavori, fino al 2010 in 5 anni, dal 2011 in 10 anni. Naturalmente per poter usufruire delle detrazioni, i lavori devono essere regolarmente fatturati (e ci mancherebbe!), e le prestazioni dei singoli componenti verificate e certificate dai tecnici abilitati.
Per i dettagli “burocratici” invito tutti a consultare il sito dell’Enea sul quale è poi necessario inviare la pratica relativa.
Qui preferisco parlare di qualche aspetto “tecnico”, dando qualche suggerimento sul tipo di intervento necessario per ottenere una migliore prestazione energetica della propria casa.
Involucro: prima di tutto isolare, isolare, isolare! Un bel cappotto, se è possibile, caldo e traspirante, per le pareti (più semplice se la casa è unifamiliare, nel caso di un condominio bisogna che tutti siano d’accordo ad indossare lo stesso cappotto!). Altrimenti almeno un’imbottitura interna (e però attenzione che i consumi siano calcolati singolarmente!). Un bel cappello per il tetto (o meglio, il sottotetto) e nuove finestre con doppi-tripli vetri.
Attenzione però, efficienza energetica non è sinonimo di comfort: se isolo la casa con prodotti “sigillanti” come una pellicola trasparente, magari con serramenti in alluminio o pvc senza taglio termico…il risultato sarà sì diminuzione dei consumi…ma con grande probabilità aumento di condensa e muffa! (soprattutto se l’esposizione della casa non è ottimale). Da preferire quindi l’impiego di prodotti naturali e traspiranti, come la fibra di legno e canapa, i serramenti in legno.
Impianti: se è possibile, rifacimento dell’intero sistema di riscaldamento, optando per impianti funzionanti a basse temperature (pannelli radianti a parete o a pavimento) e caldaia a condensazione. Meglio ancora integrare con impianti ad energia rinnovabile (pannelli solari, fotovoltaici, geotermia ecc.). La legge tuttavia consente la detrazione anche sulla sola sostituzione della caldaia, a patto che sia a condensazione, e che i termosifoni siano dotati di valvole termostatiche. Personalmente ritengo molto più utili le valvole (che consentono di mantenere temperature diverse nei diversi ambienti), che non l’impiego di caldaia a condensazione per impianti tradizionali ad alte temperature (questo tipo di caldaia infatti funziona meglio per le basse temperature di esercizio).
Ben vengano quindi le detrazioni!…ma un occhio anche al benessere.
Autore: FCG- Fàlacasagiusta
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