Domenica 2 ottobre 2011 si svolgerà al B&B La Scentella di Petritoli (FM), dalle ore 11, la rievocazione storica e gastronomica della vendemmia tradizionale marchigiana e fabbricazione del vino cotto su “lu fornicchiolu” (forno rudimentale costruito su una piccola scarpata).
Lo spazio dedicato alla vendemmia è occupato da un’area dedicata alla pesa. Nel passato questa avveniva per mezzo di tre pali legati al vertice dove veniva agganciata la stadera per la pesatura delle capaci bigonce di legno contenenti l’uva. Nella vendemmia tradizionale la “pesa” costituiva un momento di grande conflitto tra il proprietario e il mezzadro, e sarà interessante assistere alla rappresentazione affidata a due persone d’eccezione che hanno realmente vissuto quei momenti: Filippo e Mario.
A poca distanza dalla “pesa” c’è lo spazio della tinozza per la pigiatura dell’uva che il famoso etnografo petritolese del secolo scorso, Luigi Mannocchi, chiama “le canà”. Graziose fanciulle saranno invitate a prestare i loro delicati piedini per pigiare l’uva. A raccogliere il mosto, sotto “le canà”, viene posta “la secchia” sormontata dalla “cesta” per filtrare il liquido.
Più in là è collocato il torchio dove, trasportate con bigonce più piccole (bigonzolu, in dialetto), vengono poste le vinacce per spremerle fino all’ultima goccia di mosto. Infine, il mosto viene rovesciato nella caldaia di rame posto su “lu fornicchiolu”. Mentre il mosto bolle lentamente nella caldaia, si darà vita al pranzo con i piatti della vendemmia della nostra tradizione contadina, preparati dagli chef Adriano Berdini del “Ristorante degli Sforza di Monterubbiano” e da Luigi Venturini, “Gigi Moto” per gli amici.
Sarà anche possibile acquistare in loco i prodotti. Durante il pranzo, alcuni anziani di Petritoli offriranno la loro testimonianza sulla “vendemmia della loro gioventù”. Non mancherà, infine, il ritmo cadenzato e allegro del saltarello suonato dall’organittu.
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