Dall’8 al 30 ottobre 2011, nella cornice di Sant’Angelo in Vado (PU), si terrà la 48^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche, un appuntamento da non perdere non solo per chi ama il tartufo bianco e la buona cucina ma anche da chi desidera scoprire un territorio ricco di arte e in un ambiente unico.
Sant’ Angelo in Vado è una delle cittadine più ricche di storia, arte e cultura della Provincia di Pesaro e Urbino, nel territorio dell’Alta Valle del Metauro. Il suo nucleo abitativo più antico è ancora facilmente leggibile in un centro storico ben conservato che si sviluppa tra mura secolari e “fossi” d’acqua del tranquillo e generoso Metauro.
Sant’Angelo in Vado era l’antica Tifernum Mataurense, ed accade a volte che la terra riveli tesori inaspettati e qui la terra ne nasconde almeno due il Tuber Magnatum Pico, ossia quella prelibatezza culinaria che prende il nome di Tartufo Bianco Pregiato, e le vestigia del passato con la Domus del Mito del I sec. d.C.
Sant’Angelo in Vado “celebra” ogni anno il Tartufo Bianco, simbolo e vanto di queste terre, e l’8 di ottobre apre i battenti la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato delle Marche di Sant’Angelo in Vado che si protrarrà per tutti i restanti week end di ottobre. Ogni via del centro storico sarà in grado di raccontare storie ancora ben visibili impresse nelle pietre dei palazzi e delle chiese. Ed è proprio nel cuore storico di Sant’Angelo in Vado che si snoda la manifestazione dove attraverso la proposta di numerosi ristorantini tipici ospitati all’interno di splendide cantine monumentali e stuzzicherie, si potrà conoscer sua maestà il Tartufo Bianco e tutti i prodotti della tradizione gastronomica dell’Alta Valle del Metauro.
Nel mese di ottobre il Tartufo diventa il passpartout che permette di immergersi nell’antico territorio della Massa Trabaria che è una delle terre che ha reso possibile il divenire della storia e della cultura soprattutto per tutta l’Alta Valle del Metauro.
Plinio il Vecchio che lo considerava dono del cielo scriveva: “ massimo miracolo della natura è la nascita e la vita di questo tubero che cresce isolato e circondato di sola terra”.
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