Domodossola è una vivace cittadina situata nel cuore dell’Ossola. Adagiata nel fondovalle del fiume Toce, alle falde dello storico colle di Mattarella e delle colline di Vagna, il suo centro storico conserva ancora tutto il sapore medioevale.
Un sapore che può essere ammirato nelle viuzze tortuose della Motta, nella torre di via Briona, nella piazza del Mercato, nei cimeli dell’antica chiesa e convento di San Francesco e nei ruderi delle mura sforzesche e spagnole che facevano di Domodossola un borgo fortificato. Negli ultimi settant’anni, specialmente in seguito all’apertura del Sempione, ed al sorgere di numerose industrie, Domodossola si è notevolmente ampliata.
Centro delle valli ossolane e delle strade convergenti da ogni direzione, è luogo di passaggio frequentatissimo da italiani e stranieri e meta di numerosi turisti e villeggianti.
Da non perdere:
1- Sacro Monte Calvario
2- Piazza Mercato e via Briona
3- Palazzo Mellerio
4- Stazione Internazionale
5- Palazzo di Città
6- Le Mura e la torretta medievale
7- Collegiata dei Santi Gervaso e Protaso
8- Piazza Fontana
9- Palazzo San Francesco
10- Santuario della Madonna della Neve
Informazioni su Domodossola:
Secondo la tradizione nel 917 Berengario I avrebbe concesso a Domodossola il mercato settimanale, che si tiene ancor oggi al sabato, attirando numerosi turisti e valligiani. Nel periodo delle Signorie, Domodossola fu sottoposta ai Visconti prima e agli Sforza poi. Dopo la caduta di Ludovico il Moro, il Borgo cadde sotto la dominazione spagnola che durò per due secoli. La spartizione dei domini spagnoli assegnò l’Ossola a Carlo VI d’Asburgo, poi a Maria Teresa.
Dopo la rivoluzione francese (durante la quale l’Ossola appartenne alla Repubblica Cisalpina e al Regno d’Italia) e la caduta di Napoleone, Domodossola fu capoluogo di mandamento sotto i Savoia. Nel 1906 fu portato a termine il traforo ferroviario del Sempione, opera importantissima per l’economia della Valle.
Per quanto riguarda l’aspetto del gusto, la gastronomia di Domodossola è la stessa che si trova in tutta l’Ossola: caratterizzata da prodotti “poveri” della tradizione e che conservano ancora oggi gli stessi sapori di un tempo. Il pane nero della tradizione ossolana, ad esempio, preparato con farina di segale integrale e cotto nei forni a legna, talvolta arricchito con noci, nocciole, fichi, mele, pere e uvetta.
Se dopo mangiato si vuole fare un pò di sport Domodossola è fornita anche di oltre diciassette km di piste, quattro impianti di risalita e nuove seggiovie all’avanguardia. La stazione sciistica di Domobianca è un vero paradiso per gli appassionati dello sci. Ben dodici piste si snodano dall’alpe Lusentino al Moncucco (a 1.900 metri di quota) con un dislivello di mille metri. Una pista verde, una blu, tre nere e sette rosse per soddisfare i gusti di tutti gli sciatori.
Manca solo un pò di shopping: L’artigianato tipico dell’Ossola si è sempre basato sullo sfruttamento delle risorse del territorio montano. Per questo motivo sono numerose le attività che ancora oggi si occupano della lavorazione del legno, del restauro di mobili e strumenti musicali. Nell’ ‘800 nella fornace di Premia, in valle Antigorio, con l’argilla estratta dal fiume Alfenza venivano realizzate maioliche che si ispiravano a quelle degli antichi vasari cunardesi e campionesi.
Domodossola, chiamata affettivamente da tutti i cittadini che vi abitano Domo, è un piccolo comune che conserva gli antichi splendori, ottima meta per chi ama la natura e le sane passeggiate in montagna oltre che per tutti i curiosi che sentono sempre nominare questa cittadina con la famosa frase….D come Domodossola
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